REGGIO EMILIA – Ci saranno gli uffici e gli spogliatoi, i sacchi e tutti gli attrezzi necessari per gli allenamenti. E ovviamente ci sarà il ring. Perché entro la fine dell’anno la Reggiana Boxe Olmedo si trasferirà negli spazi in corso di ristrutturazione dell’ex Mangimificio Caffarri, in via Gioia. Un intervento, da 3 milioni di euro in totale, che rientra nell’imponente progetto di riqualificazione delle ex Reggiane e dell’area di Santa Croce.
L’edificio, di 2.500 metri quadrati, è in disuso da tempo. Con il primo stralcio dei lavori è quasi terminata la parte che sarà occupata dal centro di riciclaggio Remida e dal teatro Mamimò. Poi, arriverà lo sport e una società che è arrivata a superare i 500 iscritti, in testa alla classifica federale, che oggi ha una sede, al Mirabello, ormai inadeguata. Emiliano Martinelli, presidente della Reggiana Boxe: “Abbiamo due grandi anime. L’anima sportiva di livello, perché stiamo sfornando tanti campioncini e campioni a livello nazionale e internazionale: questa è la punta dell’iceberg, sotto c’è un grande substrato, che è poi la nostra quotidianità vera, di lavoro di base, di sport a livello sociale, con i ragazzi e le ragazze anche minorenni che hanno con lo sport la possibilità di stare lontano dalle devianze e sfruttare le loro energie in un contesto più positivo. All’interno di questo contesto ha una valenza ancora più importante”.
“Il grande ruolo dello sport, dunque: dare una nuova vita a un edificio oggi abbandonato e a tutto un quartiere”, hanno sottolineato il sindaco Luca Vecchi e l’assessora allo Sport, Raffaella Curioni. Mauro Rozzi, presidente della Fondazione per lo Sport, ha invece affermato: “Era una delle iniziative che avevamo previsto nel piano strategico per lo sport: l’idea di entrare nei quartieri e di entrare con discipline che possono dare risposta all’attività sociale. Questo è un esempio, non sarà l’unico perché stiamo lavorando anche su altre opportunità”.












