CARPI (Modena) – C’è ancora speranza per i 220 lavoratori della Goldoni. Il via libera da parte del Tribunale di Modena al concordato preventivo in continuità è un primo, piccolo, passo verso la luce. Un sospiro di sollievo, tuttavia, non ancora sufficiente per mettere a tacere dubbi e incertezze sul colosso cinese Lovol che dal 2015 gestisce il gruppo Arbos che alcune settimane fa aveva presentato domanda di concordato liquidatorio. Sul tavolo anche la questione legata ai contratti metalmeccanici e ad un salario tutto da rivedere. I sindacati richiedono un aumento adeguato. Federmeccanica ha, al momento, rispedito al mittente.
Carpi concordato Goldoni Arbos migliarina vertenza GoldoniVia libera al concordato in continuità, la Goldoni Arbos non chiude. VIDEO
9 ottobre 2020Ma i tempi per trovare un nuovo gruppo di investitori stringono. Il 21 gennaio convocati i creditori; prima però il tribunale attende la consegna del marchio e i 50 milioni di crediti










