REGGIO EMILIA – Il recente taglio degli alberi lungo le rive del torrente Rodano a Reggio sta suscitando forti reazioni. Siamo nella zona nord della città, tra Mancasale, la stazione Mediopadana e la frazione di Gavassa.
Il Comitato Ascoltare Santa Croce ha espresso preoccupazioni e ha criticato l’operato di Aipo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, chiedendo al Comune di intervenire per fermare il taglio indiscriminato degli alberi. I cittadini hanno sottolineato l’impatto ambientale e la perdita dell’ecosistema locale causata da queste operazioni. Tra le richieste lo stop immediato dei lavori, una verifica e un controllo da parte degli enti preposti per constatare la correttezza dei lavori eseguiti.
Aipo, che si occupa della manutenzione dei fiumi, spegne le polemiche, ricordando che si tratta di interventi programmati e che rispettano obblighi di legge. “Tagliamo le piante necessarie a mantenere la capacità di deflusso del corso d’acqua, escludendo quelle di pregio o con nidi attivi. Quelle che sono di ostacolo vengono rimosse. Il corso d’acqua non può essere un bosco, soprattutto se non ci sono zone golenali significative”, spiega Gianluca Zanichelli, direttore di Aipo.
I lavori di pulizia degli argini, che dovrebbe essere ripetuti ogni 5 anni, rientrano in un piano complessivo di interventi con godono di finanziamento statale per 8 milioni di euro.
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