REGGIO EMILIA – Firme in fase di raccolta sia attraverso internet, sia tramite banchetti itineranti a Cella, a Cadè e a Gaida. L’obiettivo è quello di chiedere alle istitutzioni interventi mirati per contrastare il problema della scarsa sicurezza stradale nel tratto della via Emilia, teatro anche recentemente di drammatici incidente. Su tutti quello in cui lo scorso 4 dicembre perse la vita il 12enne Youness Lakhdar, investito da un furgone a Cella.
“Presenteremo le firme con tanto di fotografie della situazione a Prefettura, Regione e Comune di Reggio”, fa sapere Alberto Sassi, presidente dell’associazione “Mattone su mattone”.
I promotori dell’iniziativa hanno iniziato a mobilitarsi proprio dalla scorso dicembre attraverso una manifestazione pubblica a cui era intervenuta anche l’assessore alla mobilità del comune di Reggio Carlotta Bonvicini. Poi lungo la via Emilia a Cella erano stati affissi cartelli e striscioni per chiedere più sicurezza per un’area che – lamentano – è all’abbandono.
L’obiettivo è soprattutto l’installazione di un autovelox, anche se i cittadini guardano al lungo periodo: “La soluzione dei problemi si chiama via Emilia Bis”, tiene a sottolineare Sassi.
Il problema riguarda – come riferito anche in un recente servizio del nostro tg – anche le fermate degli autobus nel tratto in questione, troppo a ridosso della strada e poco o per nulla protette.