REGGIO EMILIA – La chiusura del passaggio a livello di via Antica è stata al centro della commissione pubblica chiesta dai consiglieri De Lucia ed Aguzzoli di Coalizione Civica su sollecitazione dei cittadini di Codemondo. La strada è stata chiusa lo scorso 3 ottobre, tra le proteste dei residenti che in due giorni hanno raccolto 1500 firme trovando anche il sostegno di diverse forze politiche e dell’Amministrazione di Cavriago. Nel merito si pronuncerà anche il Tar, il prossimo 23 novembre.
“Come è potuto succedere tutto questo? – si chiedono De Lucia ed Aguzzoli – In commissione abbiamo chiesto come sia possibile che il vicesindaco Alex Pratissoli, assessore che viene nominato dal Pd (e prima dai Ds) da 18 anni nelle pubbliche amministrazioni (prima Bagnolo poi Reggio Emilia), non abbia pensato di coinvolgere i cittadini di Codemondo prima della chiusura del passaggio a livello e di spiegare la situazione. Infatti, si legge dagli atti, è dal 12 dicembre 2020 che il sindaco Luca Vecchi e la sua giunta lavorano a un protocollo con Fer e Regione per chiudere diversi passaggi a livello. Già in quei documenti di due anni e mezzo fa si parla di via Antica”.
E ancora: “Come si può rimediare ora visto che famiglie e aziende nel giro di un giorno senza sapere nulla hanno dovuto rivoluzionare il proprio stile di vita e fare chilometri in più in auto, in una Codemondo già congestionata dal traffico e penalizzata dalla chiusura di Via del Quaresimo e che da tempo chiede la costruzione di una piccola bretella molto più economica di quelle di Fogliano e di Rivalta”.
“L’assessore si è detto dispiaciuto e che sta lavorando entro fine del mandato di questa legislatura (2024) a trovare la soluzione – continuano i due consiglieri – Visto l’impegno preso pubblicamente, con quali soldi a bilancio si farà il sottopasso ciclopedonale (quindi non per le auto) su Via Antica? Non abbiamo ricevuto risposta. Per darvi una idea dei costi, vi riportiamo l’esempio del sottopasso ciclo pedonale previsto per il collegamento del Campo di Marte uno e due a Villa Ospizio costerà 1,44 milioni di euro. A bilancio ad oggi non ci sono soldi per nuove opere e sarà già difficile portare a compimento quelle già preventivate. Abbiamo deciso nel frattempo di donare un gettone da consiglieri comunali ai cittadini per sostenere le spese del ricorso in tribunale e di vidimare le firme dei documenti popolari che i cittadini vorranno presenteranno, daremo loro una mano nel muoversi nei meandri e negli errori di questa vicenda di mala gestione politica”.