REGGIO EMILIA – Perchè monsignore ha deciso di celebrare nel piccolo borgo di Pianzo la Messa della solennità dell’Assunzione? La risposta del Vescovo davanti alla Chiesa millenaria va bene al di là delle ragioni religiose. “Ero incerto se celebrare in cattedrale come sono solito fare, o a Marola – ha spiegato il sacerdote -. Poi ho scelto di tornare qua, per tante ragioni. Per dare un incoraggiamento alla gente dell’Appennino. L’Appennino è stupendo, può offire ancora opportunità di vita e di lavoro, certo bisogna industriarsi”.
A Pianzo, nel rispetto delle norme anti-covid, il giorno di Ferragosto 35 persone sono entrate in Chiesa. Molte altre sono rimaste fuori. Un tempo banchetti, processioni e iniziative animavano la sagra . Oggi la pandemia rende impossibile ogni festa ma secondo il sindaco di Casina Stefano Costi, la speranza di tornare all’antico c’è. “E’ un bel segno poter ripartire – le parole del primo cittadino -, manteniamo vive queste tradizioni perché qui c’è la possibilità di tornare a vivere come si faceva un tempo”.
Vescovo e sindaco hanno dopo la Messa visitato la mostra permanente degli oggetti sacri che Franco Spaggiari, instancabile anima, di PIanzo ha messo insieme nel corso degli anni.
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