REGGIO EMILIA – Durante l’episcopato di monsignor Caprioli, la diocesi di Reggio decise di aprire una casa di carità a Laq, in Albania dove già era attiva una missione. Don Carlo Fantini, che nel paese delle aquile, era parroco da diversi anni, individuò nella struttura al servizio dei malati e delle persone sole una risposta concreta alle necessità della gente della sua parrocchia. Il legame tra Chiesa reggiana e chiesa albanese con la costruzione della casa di carità si cementò ulteriormente continuando quel rapporto fortissimo che era stato promosso da don Gigi Guglielmi, altro sacerdote reggiano, che in Albania fu pure ferito nel corso di una sparatoria negli anni novanta. Dal 2 al 6 settembre il vescovo Giacomo Morandi, volerà proprio in Albania per festeggiare i 10 anni di attività della casa della carità e dare nuova linfa alla presenza reggiana nel paese di Laq, un abitato di 17mila abitanti nelle montagne tra Tirana e Scutari.
Don Carlo Fantini oggi è parroco nel correggese, mentre a Laq vive una religiosa reggiana, Suor Rita, che insieme ad una consorella pugliese, opera nella casa della carità. Non sono pochi i volontari reggiani che soprattutto durante l’estate scendono in Albania per prestare il proprio servizio. Con il Vescovo viaggeranno anche i seminaristi con il rettore monsignor Alessandro Ravazzini, altri sacerdoti ed alcuni laici che accompagneranno monsignor Morandi nel suo primo viaggio missionario da quando è vescovo di Reggio. La Chiesa reggiano-guastallese ha missioni anche in Madagascar, India e Brasile.
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