CARPI (Modena) – La vertenza Goldoni diventa una caso diplomatico. Al termine del tavolo di crisi che si è svolto oggi a Roma, il sottosegretario allo Sviluppo economico Alessandra Todde ha invitato il gruppo cinese Lovol Group, che controlla la società produttrice di mezzi agricoli con sede a Migliarina a “fare un’ampia riflessione allo scopo di risolvere la crisi” per quella che definisce una vicenda di rapporti internazionali.
All’incontro i rappresentanti della proprietà cinese, nonostante fosse stato loro esplicitamente chiesto di non procedere ad atti unilaterali prima del tavolo ministeriale, hanno comunicato di aver già depositato al tribunale di Modena una richiesta di concordato di tipo liquidatorio. Un atto inaccettabile – secondo la Todde – che ha chiesto a Lovol Group di “non interfacciarsi come investitore privato, ma come un’istituzione che si confronta attivamente con un’altra”. Un “comportamento assurdo” è il commento dell’assessore regionale Vincenzo Colla, anche lui presente all’incontro, che ha assicurato che “si cercheranno tutte le possibili soluzioni per trovare una risposta industriale sostenibile”
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