REGGIO EMILIA – Cresce l’apprensione per i 70 dipendenti della sede reggiana di Cazoo, che rischiano di perdere il posto di lavoro. La Fiom Cgil ha chiesto un incontro alla società britannica attiva nella vendita di auto on line che ha annunciato di voler dismettere le sue attività nell’Unione europea. Il sindacato è in attesa di una risposta. Si spera che l’appuntamento venga fissato nei prossimi giorni.
Il terremoto che ha travolto la ex Brumbrum si è verificato dopo l’estate, appena otto mesi dopo l’acquisizione dello stabilimento di via Lazzaretti, a Mancasale. Cazoo aveva rilevato per 80 milioni l’azienda fondata nel 2016 dal manager reggiano Francesco Banfi, specializzata nella vendita e nel noleggio a lungo termine attraverso internet di vetture usate e a chilometri zero. E’ emerso però che il gruppo britannico aveva chiuso il bilancio 2021 con una perdita pari a 550 milioni di sterline, a cui si aggiungono i 243 milioni di disavanzo nel primo semestre dell’anno: in pratica, un buco da 912 milioni di euro in un anno e mezzo. Quindi, la decisione di licenziare i 750 dipendenti in Italia, Francia, Germania e Spagna per concentrarsi solo sulla Gran Bretagna.
Per i 70 lavoratori della sede reggiana è stata una doccia gelata: nessuna comunicazione preventiva, nessuna richiesta di utilizzo di ammortizzatori sociali. L’obiettivo della Fiom è quello di evitare i licenziamenti.
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