BOLOGNA – Da domani il commissario ad acta all’emergenza Coronavirus in Emilia-Romagna, Sergio Venturi, cesserà il suo incarico. Una decisione maturata con il consolidarsi del rallentamento del contagio, culminato nella fine della fase acuta della crisi e nel passaggio a quella della ripartenza. Questa mattina Venturi ha incontrato la stampa in videoconferenza per parlare di questi due mesi.
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Era il 5 marzo quando il presidente Stefano Bonaccini scelse il suo ex assessore alla Sanità, Sergio Venturi, come commissario straordinario all’emergenza. In questi due mesi, ogni giorno, Venturi ha comunicato i dati in diretta Facebook, accompagnati da rassicurazioni, spiegazioni, avvertimenti. Momenti difficilissimi alternati ad altri più lievi.
“Non c’è stato un momento in cui mi sono sentito davvero perso ma vicino alla perdizione sì: quando il numero dei contagi cresceva e non si fermava. Eravamo appena oltre metà marzo, c’erano quasi mille contagiati al giorno e venivamo da una progressione rapidissima. E’ stato un momento difficile: ero preoccupato per la tenuta del sistema degli ospedali e poi perchè tenesse il mio equilibrio personale. Era difficile raccontare alle persone che ci sarebbe stato un domani in cui le cose sarebbero andate meglio. Ora i numeri sono in riduzione fortissima, restano ancora dei piccoli focolai nella Rsa, negli ospedali e nelle famiglie, su cui si andrà a concentrarsi”. Il più bello, invece, “è tutti i giorni in questa fase, quando posso raccontare che ci avviciniamo allo zero. Ho desiderato poter annunciare una giornata senza morti: non è successo, ma arriverà presto”. Ora, auspica, potremo presto tornare a vivere normalmente, “non avete più bisogno di me”, ha concluso.