REGGIO EMILIA – Girato in tre settimane nel maggio 2022 con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, attraverso Emilia-Romagna Film Commission, l’opera seconda del quarantenne reggiano Marco Righi “Il vento soffia dove vuole” (produzione Obiettivo Cinema) sarà proiettato in anteprima sabato 24 febbraio alle 17 al cinema teatro Bismantova di Castelnovo Monti, domenica 25 febbraio alle 21 al Cinema Olimpia di Reggio e mercoledì 28 febbraio al cinema Mignon di Mantova. Sarà poi nelle sale dal 29 febbraio al 6 marzo al cinema Olimpia di Reggio, dal 2 al 6 marzo a Colonne28 a Parma e dall’11 al 13 marzo all’Apollo Cinepark di Ferrara.

A dodici anni di distanza dall’uscita della sua opera prima, “I giorni della vendemmia” (avvenne il 24 febbraio del 2012), il nuovo film di Righi ne continua idealmente la linea produttiva. Un piccolo film, un cast ridotto* e una sceneggiatura che procede non tanto per azioni, ma in virtù dei sentimenti dei protagonisti e delle relazioni che si instaurano tra di loro. La scrittura è lineare e arriva a sondare zone oscure e melmose dell’inconscio con interrogativi eterni su Dio, il peccato, la morte, la responsabilità delle proprie azioni. “Il vento soffia dove vuole” è un racconto di invenzione che esplora i temi del sacro. Attraverso le vicende di Antimo e dei personaggi che lo circondano, il film pone gli spettatori di fronte a un evento misterioso e a una scelta radicale, lasciando loro la libertà di interpretare l’uno e l’altro secondo la propria sensibilità.

“Il vento soffia dove vuole” è stato presentato lo scorso luglio in Concorso a Karlovy Vary, il festival più prestigioso dell’Europa centrale e orientale. Successivamente, è entrato nelle selezioni ufficiali di Thessaloniki (la rassegna più importante di tutta la Grecia), Mannheim-Heidelberg (tra i festival internazionali, il settimo festival più antico del mondo) e Porretta Cinema (giunto alla sua ventiduesima edizione). È stato inoltre acquisito al Festival di Cannes 2023 da TVCO per la distribuzione dei diritti internazionali.
Tra gli interpreti: Jacopo Olmo Antinori nella parte di Antimo (protagonista del film), Fiorenzo Mattu nella parte di Lazzaro, Yile Yara Vianello nella parte di Marta (sorella di Antimo), Gaja Masciale nella parte di Miriam (fidanzata di Antimo), Andrea Bruschi nella parte del papà di Antimo, Fausto Paravidino nella parte di Don Duilio.

“Se ne ‘I giorni della vendemmia’ il desiderio era di raccontare alcuni giorni di “scoperta” di un adolescente di nome Elia in un fine estate della provincia emiliana dell’anno 1984, ne ‘Il vento soffia dove vuole’ (contemporaneo) l’intento è mostrare la complessità della vita interiore di Antimo. Se per Elia non era chiaro l’obiettivo, voleva liberarsi delle costrizioni familiari, per Antimo tutto è più chiaro: Dio è il punto d’arrivo – spiega Righi – Il mio auspicio è che lo spettatore non abbia una lettura univoca di ciò che accade nel film, in favore piuttosto di un’esperienza soggettiva, che possa stratificarsi alla sensibilità, alla filosofia o al credo di ciascuno, rendendola una visione unica. Non c’è manicheismo. Non ci sono giudizi morali né soluzioni salvifiche: non è l’esaltazione né la condanna della fede, bensì la messa in scena della fede stessa. È la storia di un incontro, di profondi cambiamenti e inoltre di una vicenda familiare intima”.

La sinossi del film
In un piccolo paese degli Appennini, il giovane e devoto Antimo vive una vita tranquilla tra la chiesa locale, i casti appuntamenti con la fidanzata e la stalla dove lavora pigramente con il padre. Un giorno incontra Lazzaro, un uomo semplice e selvaggio che lavora come aiutante nella vicina fattoria. Antimo vede una scintilla in Lazzaro e si propone di convertirlo. La religione che inizia a insegnargli non rispecchia però quella che ha imparato al catechismo. È una lettura personale ed eretica del cristianesimo, che conduce i due su sentieri non battuti, senza via di ritorno.
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