REGGIO EMILIA – Le folate di vento ai 100km/h e oltre di ieri hanno lasciato spazio a un cielo terso e a temperature più fredde. Il super lavoro dei vigili del fuoco sta proseguendo per terminare gli interventi presi in carico, più di cento, novanta dei quali già effettuati, ma dal punto di vista climatico sembra che non sia successo nulla. Eppure, nel pomeriggio e nella sera di ieri, il fohn, vento caldo che nel giro di due ore ha fatto salire la colonnina di mercurio di 10° C, ha provocato di tutto.
Da alberi, rami e tegole caduti a grondaie dissestate, fino a forti disagi alle reti elettriche e telefoniche: ben 300 utenze Enel hanno subìto distacchi tra il pomeriggio e la sera di ieri, tra Albinea, Quattro Castella, Vezzano, Baiso, Casalgrande e Scandiano, e in Appennino a Ventasso e Cerreto Laghi. I tecnici hanno risolto posizionando diversi gruppi elettrogeni.
Il territorio reggiano è stato il più danneggiato dell’Emilia Romagna assieme alle province di Bologna e Modena. Per far fronte alle numerose segnalazioni, da ieri è aperto 24 ore su 24 il Cor, il Centro Operativo Regionale, con i tecnici a disposizione, oltre a diversi Centri di coordinamento dei soccorsi e Centri operativi comunali, così come sono stati attivati i servizi di piena e il controllo delle dighe.
Tra gli interventi della serata dei vigili del fuoco, impegnati con tre squadre di Reggio e con i distaccamenti di Sant’Ilario, Guastalla, Castelnovo Monti e i volontari di Luzzara per un totale di 35 uomini, si registrano la rimozione della copertura metallica di una capannone a Canossa, in via dell’Industria, lo spostamento di una grande quercia caduta in via Montale a Quattro Castella e il crollo del tetto di un capanno attrezzi ad Albinea.
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