REGGIO EMILIA – Sono una ventina le famiglie in fuga dalle zone della guerra, accolte sul nostro territorio, in città e in provincia. Il polso della situazione ce l’ha la Caritas, col cui direttore Isacco Rinaldi è stato fatto il punto questa mattina a Buongiorno Reggio.
“I nuclei famigliari che ho incontrato personalmente sono costituiti da 3 a 5 persone e quasi sempre sono formate dalla madre con i figli”. I posti messi a disposizione dalle realtà dell’accoglienza reggiane, coordinate dalla prefettura sono circa 400. Giocando d’anticipo, la Caritas si è già attivata per non farsi trovare impreparata qualora il quantitativo di posti non fosse sufficiente. “Stiamo raccogliendo la disponibilità da parte di parrocchie e di singoli cittadini per provare a capire come aumentare il numero di persone che potremo accogliere”, ha aggiunto Rinaldi.
L’altro fronte caldo degli aiuti riguarda l’assistenza ai profughi nelle zone di frontiera. “A stamattina le stime parlando di un milione di persone transitate alla frontiera e bisognose di un po’ di tutto. La presenza ucraina in Italia è numerosa, quindi ci aspettiamo che nei prossimi giorni arrivino diversi altri nuclei famigliari”.
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