REGGIO EMILIA – Tragedia avvenuta nel carcere di Reggio. Indagini in corso sulla morte Cristian Scripet, 20enne italiano di origine rumena e residente in provincia di Macerata. L’uomo è stato trovato privo di vita all’interno della propria cella, che condivideva con un altro carcerato: il detenuto era sottoposto a terapie e si sospetta che la causa del decesso sia stata una overdose da farmaci. Il giovane, che aveva un processo in corso, si trovava nella casa circondariale di via Settembrini per una pena legata al reato di estorsione che avrebbe terminato di scontare nel 2026. Il 20enne aveva subito diversi trasferimenti, l’ultimo dal carcere di Bologna per approdare nella struttura della nostra città. Proprio sulle possibili cause che avrebbero provocato la morte del giovane detenuto, è intervenuto il Garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri.
“In merito alla morte del giovane detenuto negli istituti penali di Reggio Emilia, la domanda se sia stato un suicidio o meno deve essere superata – spiega Cavalieri – I detenuti assumono farmaci in sovradose per stordirsi e dimenticare la sofferenza della detenzione, il che assume tutti gli aspetti e assomiglia molto a un suicidio”.
La famiglia del detenuto, assistita dall’avvocato Giancarlo Giulianelli, è stata informata dei fatti, il cadavere è ora a disposizione della Procura per l’autopsia, che sarà effettuata nella giornata di martedì.
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