REGGIO EMILIA – Ecco come, nel 2005, i reggiani accoglievano l’entrata in vigore della Legge Sirchia. Dal 10 gennaio nessuno avrebbe più potuto accendere una sigaretta in un locale pubblico. Fu una vera e propria rivoluzione: le richieste di accesso ai centri anti-fumo quadruplicarono, come ci spiegano a Luoghi di Prevenzione, a Villa Rossi, punto di riferimento per chi a Reggio Emilia vuole smettere di fumare…
“E’ stato un impulso forte perchè le persone avevano uno stimolo in più per dire allora smetto – ha dichiarato Lorenzo Beccati di Luoghi di Prevenzione. “Clienti preoccupati subito ma poi contenti per non avere più quell’odore di fumo addosso – ha aggiunto Andrea Bortolamasi, Titolare Tabaccheria 125 di Reggio Emilia – anche come forma di rispetto per gli altri”.
Andrea Bortolamasi e la sorella Simona sono i titolari della Tabaccheria 125 di viale Risorgimento da 26 anni. Dal 2005 – ci dicono – non c’è stato un calo nelle vendite di sigarette, ma il fenomeno sta cambiando. “La sigaretta classica sta scemando e queste nuove sigarette elettroniche stanno prendendo piede. Siamo arrivati a metà e metà”.
Le richieste di accesso ai centri anti-fumo sono in crescita costante. Lo scorso anno sono stati 300 gli utenti del distretto di Reggio che hanno partecipato ai corsi gratuiti all’ex San Lazzaro. Un’attività che nel 70% dei casi porta all’abbandono totale della sigaretta. “Sono corsi di gruppo condotti da uno psicologo che mette in atto una serie di stimoli e di azioni che inducano le persone prima a diminuire e poi ad abbandonare le sigarette. Abbiamo anche un corso per gli operatori: formiamo anche le persone che vogliono aiutare gli altri a smettere di fumare’.













