REGGIO EMILIA – Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Mauro Del Bue, che del Psi di Craxi (di cui ieri ricorreva il ventennale della morte) fu deputato.
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Un appello al sindaco di Reggio Emilia. Luca Vecchi sappia che i socialisti di Craxi hanno amministrato la città col Pci. Che hanno presieduto la provincia, e gestito aziende pubbliche, sindacati, cooperative e associazioni di categoria e se oggi Reggio e l’Emilia vengono valutate come eccellenze credo sia anche merito loro.
Reggio e il suo sindaco sappiano che il socialismo reggiano, da Prampolini in poi, il socialismo riformista e liberale, é stato il fulcro creativo di questa città e che negli anni ottanta e novanta il Psi reggiano era prevalentemente un centro culturale (rilanciò La Giustizia, fondò l’Istituto storico Marani, l’archivio Prandi, pubblicò l’Almanacco diretto da Nando Odescalchi, che aggregava storici e intellettuali, da Franco Boiardi a Luciano Serra) e che nessuno di noi é stato sfiorato da un dubbio di disonestà. Se noi non abbiamo mai voluto dare lezioni di moralità nessuno poteva darne a noi.
Questi socialisti sarebbero grati se il sindaco volesse ricordare Bettino Craxi, anche per una questione più specificamente locale. L’intestazione di una via, una piazza, una sala, l’approntamento di una targa a quello che per quasi 20 anni é stato il segretario nazionale del Psi (oltre che il presidente del Consiglio) sarebbe anche un omaggio al suo governo che concesse a Reggio nel 1985 la primogenitura, tutt’altro che priva di concorrenti, vedasi Milano, della paternità del tricolore, reclamata a gran voce da Otello Montanari e dal suo comitato. Un riconoscimento propongo che Reggio l’offra in cambio di un sostegno che la comunità socialista si impegna a dare anche se non ha quasi mai mancato di dare al governo locale. Un riconoscimento lo meritano tutti i principali leader democratici italiani, compreso il segretario dell’altro partito della sinistra italiana Enrico Berlinguer. Aggiungo. Possibile avere strade e piazze dedicate tutt’ora all’Unione sovietica e perfino a Tito o d’altra parte a Francesco Crispi, responsabile delle leggi liberticide che misero fuori legge Turati e Prampolini e a re Umberto l, corresponsabile della strage di Bava Beccaris, e negarlo a chi ha ridato forza e orgoglio alla nostra democrazia? Attendo una risposta coerente e convincente.
Mauro Del Bue
Leggi la lettera di Mario Paolo Guidetti
La proposta: “Reggio ricordi lo statista Craxi come ha fatto con Crispi e Giolitti”