MODENA – Vent’anni fa, dalla mezzanotte del 31 dicembre 2001, l’euro entrava nelle tasche degli italiani sostituendo, insieme alla lira, altre 10 divise. La Bce aveva stampato quasi 70 miliardi della nuova moneta che oggi è diventata la seconda più utilizzata a livello mondiale e in grado di competere, oltre che col dollaro, con l’avanzata del renmimbi cinese.
L’introduzione dell’euro ha avuto un impatto certamente positivo per l’economia italiana pur con le inevitabili difficoltà iniziali.
La moneta unica ha infatti impedito le svalutazioni competitive con cui, attraverso il deprezzamento della lira, si favorivano le esportazioni scaricando però i costi sull’impoverimento del mercato interno. Altra pecca che fece breccia nell’italiano medio, il cosiddetto raddoppio dei prezzi in cui l’euro sostituiva le mille lire ma non negli stipendi.
Vent’anni di Euro, l’analisi dell’economista Marotta. VIDEO
31 dicembre 2021Per il docente di Unimore il bilancio è certamente positivo perché ha portato l’Italia, insieme all’Europa, a poter competere nel mercato mondiale