REGGIO EMILIA – E’ iniziata la vendemmia. La siccità che ha contraddistinto il 2022 ha fatto sì che la raccolta dell’uva partisse in anticipo rispetto alla media. Una maturazione precoce legata anche al clima primaverile, come dichiarato da Davide Frascari, vice presidente del Consorzio di Tutela Lambrusco DOC. “Che a luglio e agosto sia caldo fa parte del nostro clima – ha dichiarato Davide Frascari – Il problema è che da aprile è iniziato un percorso di siccità e gli effetti si sono sommati a quelli dei mesi estivi”.
Le prime a essere raccolte sono le uve a bacca bianca. Per quelle a bacca nera bisognerà ancora aspettare e le prossime ore potranno dare indicazioni sulla data di partenza. “Avremo le prime analisi degli enologi sull’andamento e sulla stima di dati che ci consentiranno di fissare i giorni di partenza. In base ai sondaggi, si presume che già nei primissimi giorni di settembre s’inizi con la raccolta di uva a bacca nera”.
Le prime indicazioni riguardanti l’uva Spergola, tipica del nostro territorio, vedono un’ottima qualità ma una produzione ridotta rispetto allo scorso anno. “Abbiamo misurato un calo intorno al 20% per quanto riguarda la Spergola rispetto al 2021, che è stata particolarmente scarsa a causa delle brinate primaverili – ha proseguito Frascari – Una riduzione del 20% rispetto a un’annata poco produttiva significa un calo di produzione di oltre il 40% rispetto a un anno ordinario. Per quanto riguarda i lambruschi, viste le piogge dei giorni scorsi, può darsi che questo calo si limiti notevolmente”.
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