REGGIO EMILIA – A causa del grande caldo che ha investito il nostro territorio nelle settimane scorse, è molto probabile che tra pochi giorni possa avere inizio la vendemmia. Un anticipo marcato rispetto al passato che inciderà sulle quantità delle uva ma non sulla qualità.
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Sino agli inizi degli anni novanta era abbastanza normale cominciare la vendemmia nella seconda metà di settembre. In tempi più recenti, le prime macchine sono entrate nei vigneti all’inizio del nono mese dell’anno. Quest’anno, almeno per quanto riguarda le uve bianche, l’anticipo potrebbe essere ancora più marcato: “Dopo Ferragosto si sono sempre raccolte le uva bianche della collina, ora sarà tutto ancora più spinto”, dice Alberto Lasagni, dirigente di Confcooperartive
L’anno scorso gli 8mila ettari della nostra provincia coltivati a vigneto hanno prodotto un milione e 475mila quintali di uva. E’ possibile ipotizzare la qualità e la quantità degli uvaggi di quest’anno? “Fare delle previsioni a inizio agosto è sempre stato un terno al lotto. La quantità sarà sicuramente bassa: caldo e poche piogge hanno contribuito, dipenderà molto dalle ultime settimane. Un po’ di acqua darà anche un po’ di peso ai grappoli”.
Sull’intero settore grava anche la flavescenza dorata, una patologia che sta colpendo vigne del nostro territorio: “Negli ultimi 20 anni si è fatta una bella lotta contro questa fitopatia. Negli ultimi anni ci si è badato meno ed è ripartita”.
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