CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – “Le morti sulle strade non si possono evitare, ma bisogna certamente fare il possibile per fare in modo che non succeda. Colgo l’occasione per fare le condoglianze alla famiglia che purtroppo ha perso un familiare ieri e questo è un fatto molto triste”. Marino Zani, sindaco di Cadelbosco Sopra, è tornato sul luogo del maxi incidente che è costato la vita ad Alberto Braga e ha causato sei feriti.
L’incrocio tra via Nuova per Seta e la strada provinciale 63, che in quel tratto si chiama via Leonardo Da Vinci, è un’area nota perché teatro di diversi incidenti. “Questo posso confermarlo – ha aggiunto Zani – È un incrocio pericoloso come lo è tutto il tratto della provinciale 63 da Cadelbosco Sotto a Santa Vittoria. È un rettilineo dove troppo spesso gli automobilisti sono portati a non rispettare le segnaletiche e le normative delle strade (il riferimento è ai limiti di velocità, ndr)“.
Sull’intero tratto ci sono i 70 km/h ma il limite viene spesso superato dagli automobilisti che percorrono la strada a una velocità decisamente più alta. Proprio l’eccesso di velocità ha causato diversi incidenti. “Ribaltamenti di mezzi pesanti, mezzi agricoli, incidenti con pedoni. Se ripercorriamo gli ultimi 30/40 anni di questa strada portiamo con noi ricordi tristi”. Quali sono le soluzioni? “Io credo che un colpevole solo non ci debba essere – ha concluso Zani – Ci vuole la volontà, la forza di poter affrontare il tema e poter ripristinare attraverso controlli, velox, tutor, dissuasori di velocità, tutto quello che possiamo mettere in campo per far in modo che gli automobilisti possano rispettare quelle che sono le normative”.
Leggi e guarda anche
Chi era Alberto Braga, la vittima del maxi incidente di Cadelbosco. VIDEO
Reggio Emilia morto sicurezza stradale incidenti cadelbosco Marino ZaniMaxi incidente a Cadelbosco: un morto e sei feriti, malore per un soccorritore. VIDEO