PIEVEPELAGO (Modena) – Al Campovolo di Reggio Emilia in queste ore di ansia e preoccupazione ci si interroga: ci si chiede se il meteo fosse quello ottimale questa mattina o se ci fosse troppa foschia, troppo vento. Ci si chiede cosa sia successo, al pilota oppure al mezzo della Top Gun, e cosa succederà nelle prossime ore, col buio e col freddo. Ma nessuno ha voglia di parlare ai microfoni. L’angoscia è troppa.
Ivano Montanari, 61 anni, voleva scattare delle foto in collina. Vive in città, è in pensione ed è pilota da circa cinque anni. Fa frequenti voli. Pare non abbia comunicato esattamente quale sarebbe stata la sua meta. D’altronde non era tenuto a farlo. L’Sos è scattato attorno a mezzogiorno, quando l’operatore della torre di controllo, non avendo sue notizie da un po’, ha provato a contattarlo, mentre l’ultraleggero bianco da turismo stava sorvolando la zona dell’Appennino al confine tra il Reggiano e il Modenese. Silenzio, nessuna risposta.
Ed è così: dal primo pomeriggio di oggi le ricerche si sono concentrate appunto nel territorio modenese, in particolare tra Sant’Andrea Pelago di Pievepelago, alto appennino, e il confine con il Reggiano, Civago. Una zona impervia, dove la boscaglia è fitta e dove c’è nebbia anche a bassa quota. Le squadre di terra del Soccorso alpino, coordinate dall’Aeronautica Militare, si sono avvalse anche di elicotteri dei vigili del fuoco con uomini arrivati anche da Reggio e Parma, e della stessa Aeronautica. Stanno procedendo gli inquirenti modenesi, con in campo i carabinieri, assieme a personale del 118. Nelle prossime ore i militari imbarcheranno personale sempre del Soccorso alpino all’aeroporto di Pavullo nel Frignano, per compiere un ulteriore sorvolo con l’ausilio di droni provvisti di visori notturni.
Reggio Emilia carabinieri soccorsi vigili del fuoco soccorso alpino velivolo scomparso ricerche velivoloCorsa contro il tempo per trovare l’aereo disperso in Appennino e il suo pilota










