REGGIO EMILIA – A un anno esatto dal ballottaggio, il sindaco Luca Vecchi è stato ospite di Decoder per fare il bilancio di questi dodici mesi segnati dall’emergenza Covid.
Ha parlato delle difficoltà del Comune, della possibilità di realizzare a Parma la stazione dell’Alta Velocità ma anche di nuovi progetti, a partire dell’area dell’ex Reggiane: ha annunciato l’avvio di un progetto che coinvolgerà i senza tetto che vi hanno trovato dimora. “Si tratta – ha detto Vecchi – di individuare le persone che sono lì in condizioni di regolarità e dare loro una condizione di vita migliore all’altezza dei livelli di umanità di questa città, con risorse che abbiamo già trovato”.
Il progetto prevede la collaborazione di Ausl e Regione ed è dedicato ai senzatetto non clandestini. Una iniziativa parallela al recupero degli edifici e alla realizzazione del parco dell’innovazione. “L’emergenza sanitaria – ha detto – non ha fermato gli investimenti, che saranno garantiti. La crisi, che sta determinando lo squilibrio di bilancio di 10-13 milioni, sta nell’aver fermato i servizi e non aver più incassato le relative entrate. In contesto del tutto inedito in cui si è fermata la città e si è fermato il mondo è crollato il gettito, ecco perché serve che lo Stato spari liquidità nelle casse dei Comuni”.
In merito al dibattito sollevato dal segretario della Lega Salvini sul fatto che Parma meriti una fermata dell’Alta Velocità, Vecchi ha snocciolato i numeri che hanno decretato il successo della Mediopadana: 60 treni al giorno, passeggeri passati da mille a 4mila in pochi anni. Anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini aveva detto “che la fermata dell’alta velocità nella città ducale è nell’agenda di lavoro”. Il sindaco ha ribadito la centralità e l’importanza dell’infrastruttura reggiana, sulla quale si vuole continuare a investire: “Se vogliamo continuare ad avere l’alta velocità e non la bassa velocità, non serve avere stazioni in tutta Italia. Più posti auto, bisogna incrementare i servizi”.
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