REGGIO EMILIA – “Una tradizione artigianale importante, che si basa su dai storici come i codici della biblioteca apostolica vaticana, come le lapidi si San Pietro”. Così Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani.
Musei Vaticani, tra i più importanti e visitati al mondo, si sono aperti ai preziosi manufatti di Reggio Ricama. Fino al 17 febbraio sarà visitabile la mostra “Dalla rocca di Canossa alla roccia di Pietro” con la “Tovaglia del Perdono” realizzata dalle ricamatrici reggiane e ispirata alla celebre intercessione tra papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV da parte di Matilde di Canossa, prima donna a essere sepolta in San Pietro.
Il prezioso manufatto sarà poi donato a Papa Francesco e dal 22 febbraio, Festa solenne della Cattedra di San Pietro, adornerà l’importante altare che si trova dietro il Baldacchino del Bernini.
Esposti anche altre testimonianze artistiche relative a Matilde, oltre a uno degli altri paramenti liturgici, sempre realizzati dalle ricamatrici reggiane.
Il progetto, coordinato da monsignor Tiziano Ghirelli e da Sandra Cosmi, ha avuto la collaborazione dei Musei Vaticani, della Biblioteca Vaticana e del Capitolo dei San Pietro. E’ patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna. Coinvolte anche aziende ed esperti reggiani. L’esposizione è accompagnata da un catalogo curato da Fernando Miele.
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