REGGIO EMILIA – Cartelli abbattuti o fatti a pezzi, alcune volte asportati e fatti sparire del tutto. Vittime di tale accanimento sono le preziose indicazioni che si trovano lungo i sentieri della rete escursionistica reggiana. Da tempo si sussuegono episodi di vandalismo in territorio reggiano. Nelle ultime settimane sono state trovate frecce rotte ad esempio sul Sentiero Spallanzani, lungo la Via Matildica del Volto Santo oppure sul Sentiero dei Ducati. Solo nel Comune di Casina negli ultimi due anni sono state rotte o rimosse 32 frecce e asportati 6 pali. Di questi giorni è la segnalazione di frecce tolte nella valle del Tassobbio, sul Sentiero dei Ducati. Cartellonistica in quest’ultimo caso, che era stata posizionata alcune settimane fa.
Attraverso una nota il Cai di Reggio definisce la situazione “insostenibile, sia perchè i volontari del Cai devono in continuazione riposizionare nuove frecce, sia perchè la mancanza delle stesse pregiudica la percorribilità – e quindi la sicurezza – della rete escursionistica”.
La considerazione del Cai è che ci si trovi di fronte ad atti vandalici gratuiti affiancati da una “insofferenza verso gli escursionisti e di conseguenza verso la rete dei sentieri. E’ una situazione al limite del paradossale: più si incentiva la promozione del territorio attraverso forme di turismo lento e sostenibile, più si incontrano problemi alla pratica e alla diffusione di questo turismo”.
Per questo motivo l’associazione rinnova l’invito, rivolto alla Regione, di una piena piena attuazione di una legge regionale del 2013 che definisce “di interesse pubblico” i percorsi escursionistici.