CRESPELLANO (Bologna) – È paragonabile a un “assetto da guerra quello della Siare, azienda di Crespellano nel Bolognese che produce dal ’74 macchine respiratorie e ventilatori polmonari, unica in Italia e tra le sole quattro in tutta Europa specializzata in questo tipo di sofisticati dispositivi diventati indispensabili nelle terapie intensive per i pazienti affetti da Covid-19. I ventilatori polmonari sono gli unici macchinari medici in grado di salvare le persone colpite da coronavirus nella forma più grave, circa il 10% dei positivi. Un ventilatore polmonare costa in media diciassettemila euro, ma l’azienda bolognese coprirà solo i costi di produzione: i ventilatori verranno ceduti allo Stato italiano al costo di 9mila euro. Alla Regione Emilia Romagna ne hanno già ceduti 174, da oggi viale Aldo Moro ne ha ordinati altri 266. Significa che per mesi la produzione non si fermerà quasi mai. Prima dell’epidemia, Siare esportava ovunque, anche in Corea del Sud, Vietnam, Thailandia, India, nel complesso in 72 Paesi del mondo. Ora il Governo e con Roma le Regioni vogliono tutta la produzione per il territorio italiano. Erano in 35 alla Siare, amministrativi compresi, l’arrivo dei 25 militari quasi raddoppia il personale: tempo di 3-4 giorni di addestramento, per far sì che si arrivi ad assemblare 125 macchine a settimana.
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