BIBBIANO (Reggio Emilia) – Ragioni esclusivamente personali e legate a esigenze famigliari. Viene motivata così, in una nota a firma dei sindaci dell’Unione, la decisione presa da Stefano Gulminelli, che si è dimesso dal suo ruolo di Comandante del Corpo di Polizia Locale, operativo nei sette comuni.
“Preso atto della decisione – scrivono i sindaci – abbiamo operato attribuendo temporaneamente la Posizione Organizzativa al Segretario dell’Unione, Dr. Giuseppe D’Urso Pignataro, il quale provvederà ad indicare un ufficiale facente funzioni fino all’indicazione del nuovo Comandante”.
La nomina di Gulminelli, 51 anni, avvenuta tramite concorso, risale all’autunno 2019. Era stata necessaria dopo l’inchiesta, esplosa nel luglio 2018, che aveva decapitato i vertici del Corpo, portando a processo tre agenti: l’ex comandante Cristina Caggiati, il vice Tito Fabbiani e l’ispettore Annalisa Pallai, chiamati a rispondere delle accuse, a vario titolo, di abuso d’ufficio, concussione, peculato, omessa denuncia, truffa aggravata ai danni dello Stato e mobbing.
Aggiornamento 17 giugno 2022: condannato Fabbiani, assolte Caggiati e Pallai
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