REGGIO EMILIA – Parliamo ora di scuola. Da due settimane è ripresa, gradualmente, l’attività in presenza, a partire dalle elementari. In questo ritorno tra i banchi il personale scolastico può contare sulle vaccinazioni eseguite negli scorsi mesi, seppure in modo parziale.
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E’ stata una campagna vaccinale segnata da incidenti di percorso quella destinata ai lavoratori della scuola. Che era inciampata ad esempio nella temporanea sospensione del vaccino AstraZeneca. Ciononostante la copertura raggiunta è alta nella nostra provincia: ha superato l’80%, andando oltre, dunque, al 73% della media nazionale. Circoscritta alla categoria degli insegnanti, di ogni ordine e grado, la vaccinazione ha interessato il 90% dei 10.400 nominativi nell’elenco dell’Ausl. Una copertura limitata alla somministrazione della prima dose. In contemporanea, la stessa fase di profilassi anti-Covid ha interessato il personale delle forze dell’ordine. In questo ambito si contano 1200 persone raggiunte, esclusa è rimasta qualche decina di agenti penitenziari.
Ironia della sorte, è stato un generale a dettare lo stop. E’ arrivato dal commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo l’ordine di dare la precedenza alle categorie prioritarie. Significa che ora occorre terminare le iniezioni agli anziani e ai vulnerabili.
I docenti, gli amministrativi e gli ausiliari delle scuole, oltre che gli agenti di questura, finanza e carabinieri, rimasti scoperti dalla prima dose dovranno ora aspettare indicazioni. Per loro le vaccinazioni potrebbero comunque riprendere tra un mese, a seconda dei quantitativi di forniture che riceverà la nostra sanità. Il vaccino sarà comunque diverso dall’AstraZeneca, ora indicato solo agli over 60. Il prodotto della multinazionale anglosvedese verrà invece utilizzato per i richiami, la cui calendarizzazione, disponibilità di dosi permettendo, non subirà variazioni. Gli appuntamenti cominceranno dalla metà di maggio.