REGGIO EMILIA – Una campagna antinfluenzale con così tante adesioni non si era mai vista. Negli ultimi anni, mediamente, è stato raggiunto il 56% di copertura per quanto riguarda la fascia di popolazione dai 65 anni in su. E’ la platea dei cosiddetti “a rischio”, che in epoca di covid è stata estesa, col livello di età abbassato a sessant’anni. I reggiani vaccinati finora sono stati almeno 114.500. Tante infatti sono le dosi distribuite ai medici di medicina generale e da questi somministrate. Non ne sono rimaste. A differenza di un anno fa, quando il quantitativo assegnato, 86.250 dosi, era stato del 32% inferiore e ad ogni modo non era stato del tutto utilizzato.
Per la prima volta si è raggiunto l’obiettivo caldeggiato dal ministero della sanità, vale a dire il raggiungimento del 75% degli over 65. “C’è stata un po’ di confusione. Alcuni medici ne hanno ricevuti tanti, altri meno. Alcuni sono stati anche minacciati”, sottolinea Euro Grassi, segretario provinciale della Federazione Italiana Medici di Famiglia.
Una fornitura aggiuntiva di vaccini è in arrivo con la prima settimana di dicembre. Lo ha comunicato l’Ausl ai medici di famiglia. Si tratta di 12mila dosi, ordinate tutte sul mercato estero, assieme ad altre 10mila di cui non si conoscono però i tempi di consegna. Complessivamente la fornitura rappresenta quasi un 20% in più rispetto a quanto inizialmente pianificato. Considerando che nel reggiano gli ambulatori dei dottori sono 334, significa che ognuno di loro riceverà in media 65 vaccini. “Ne abbiamo vaccinati già adesso il 35% in più. L’impegno dei medici è stato massimo. Vaccinare tutti non sarà possibile”, chiosa Grassi.
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