REGGIO EMILIA – Una risposta alle esigenze abitative dei nostri tempi, aperta a forme di condivisione degli spazi, usi temporanei, agli studenti, agli anziani e alle persone in cerca di autonomia abitativa, prendendo come oggetto di analisi un lotto di proprietà della Cooperativa Case Popolari Mancasale e Coviolo. Questo il tema del convegno organizzato presso la sala Magnani del CCFS dove ci si è confrontati sulle strategie per immaginare, progettare, finanziare e realizzare interventi che, seppur di dimensioni contenute, siano capaci di rispondere al bisogno multiforme e urgente della società contemporanea di accedere ad una casa funzionale, accessibile e sostenibile.
“Il nostro intento è continuare a sollevare un dibattito sulla casa, più che mai urgente, per aumentare il numero di alloggi. Oggi una cooperativa di abitanti è solida di fronte all’aumento dei costi dell’energia e dei costi finanziari. Serve una cooperazione maggiore e un pacchetto normativo diverso per rendere concreto questo bisogno”, spiega Roberta Pavarini, presidente della Cooperativa Case Popolari Mancasale e Coviolo.
Un progetto di rigenerazione urbana innovativo realizzato grazie alla collaborazione con Centro cooperativo di progettazione e Politecnico di Milano ed elaborato dagli studenti dell’Architecture of Interiors Design Studio che vi hanno lavorato per due anni e di cui è sono stati parte attiva Legacoop Abitanti, le cooperative di settore associate e anche alcune associazioni di promozione sociale. “Lo scorso novembre abbiamo presentato al ministro Salvini un piano casa per 50mila alloggi di edilizia residenziale sociale. In questo Paese ci sono cinque milioni di persone che fanno fatica ad accedere al mercato della casa”, chiosa Rossana Zaccaria, presidente di Legacoop Abitanti.
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