REGGIO EMILIA – Don Giordano Goccini, parroco di Novellara, interviene sulla lettera indirizzata al vescovo Camisasca e firmata da un centinaio di persone per chiedergli di ritirare il piano di urbanizzazione di via Francia. Nella puntata de “Il sesto giorno” in onda ieri su Telereggio, ha espresso la sua opinione.
“Dietro la lettera c’è una domanda ed è questa – le sue parole – quello che dice Papa Francesco è qualcosa che va bene solo per i discorsi o è realizzabile?”. La risposta, per il sacerdote, è già nella domanda: le parole del Papa sono una sfida autentica a cambiare strada, a smetterla di depredare la terra e cementificarla. E un intervento edilizio come quello in programma a Sud del Conad Le Querce è figlio di un’altra stagione, di un’altra mentalità. Ora, dice il parroco, dobbiamo tutti darci da fare per definire un modello nuovo.
“Perché il modello del cementificare, poi qualcuno comprerà, è un modello che ha lasciato tanti cadaveri”, ha aggiunto. Finora la diocesi, che è proprietaria del 35% delle aree ed è fra i soggetti che hanno proposto il piano particolareggiato, ha replicato alle sollecitazioni spiegando di non voler mettere a rischio gli investimenti dei comproprietari. Don Goccini, che non ha firmato la lettera-appello ma ha incoraggiato i promotori, è fiducioso sull’esito della vicenda: “Spero che finisca con una variazione di progetto, totale o parziale, che ci sia una presa in carico di questa richiesta”.
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