REGGIO EMILIA – Non in presenza ma in forma virtuale, Unindustria ha tenuto l’assemblea annuale. Il presidente Fabio Storchi ha esaminato le difficoltà del momento ma ha posto l’accento sulle capacità di rilancio dimostrate dal sistema imprenditoriale reggiano.
L’anno scorso, quando il Covid era ancora sconosciuto, al teatro Valli Storchi lanciò il suo appello: “Dobbiamo fare insieme, altrimenti non avremo futuro”. All’indomani della riconferma di Luca Vecchi nel ruolo di sindaco chiese all’amministrazione un occhio attento al mondo imprenditoriale e sferzò il Governo centrale che si perdeva in diatribe spesso fuorvianti per il Paese.
Oggi, con il lockdown che ha causato un -20% per la produzione industriale nel primo semestre in Emilia Romagna e un -19% di fatturato, nell’assemblea tenutasi davanti ai monitor Storchi ha rilanciato il suo credo. Insieme si può ancora dimostrare di essere capaci di superare la crisi: “Personalmente, sono fiducioso che il sistema economico e produttivo reggiano e le nostre imprese sapranno reagire a questa crisi senza precedenti”.
Le previsioni dicono che i Paesi più virtuosi torneranno ai livelli pre Covid in 2 anni, l’Italia invece – fonti Prometeia – potrebbe farcela in 5. Reggio Emilia, però, deve tenere il passo dei più importanti competitor mondiali: “Questa città – ha concluso Storchi – è luogo di innovazione e grazie alla visione, alla tenacia e alla determinazione dei nostri imprenditori saremo capaci anche questa volta di risalire la china e di riprendere posizioni di assoluto rilievo a livello nazionale e internazionale”.
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