REGGIO EMILIA – Il corso di laurea in Scienze dell’educazione è tra quelli che hanno visto un forte calo di nuovi iscritti. Disincentivante è stata l’introduzione del test d’ingresso.
“C’è un trend nazionale che dice che, laddove un corso di laurea libero passa al numero programmato o chiuso, di solito c’è sempre una flessione”, ha spiegato Nicola Barbieri, docente Unimore di Storia della pedagogia. Alla regola non sono sfuggiti i cinque corsi di laurea della sede in città dell’ateneo per i quali è stato introdotto il test d’ingresso. Il calo di matricole che ne è conseguito ha pesato per il 90% rispetto alla flessione complessiva dei nuovi iscritti a Reggio Emilia, diminuiti di oltre mille unità.
Emblematico è il caso di Scienze dell’educazione, passato in anno da 470 iscritti a 296. Tre anni fa le nuove matricole erano circa 750, troppe da gestire. A quel punto è maturata la scelta di limitare le iscrizioni. “Scienze dell’educazione dall’anno scorso è a numero chiuso – ha aggiunto Barbieri – Noi prenderemo 457 studenti, che avranno il diploma di scuola secondaria e avranno affrontato il test talk e conseguito un punteggio. Poi, si potranno iscrivere tramite il nostro bando. 457 posti sono comunque un bel numero”.
Nicola Barbieri ha un’idea sulla strada presa da quel 36% in meno di nuovi iscritti a Scienze dell’educazione: la percentuale coincide con la crescita conosciuta dallo stesso corso a Parma, che è ad accesso libero. Oltr’Enza le matricole da 430 sono passate a 583.
Reggio Emilia Unimore università reggio emilia Scienze dell'Educazione numero chiuso