MODENA – In quell’aula che oggi porta il suo nome Elena avrebbe voluto laurearsi, iniziare la sua vita di avvocato e tentare la carriera di Magistrato. Nella facoltà che aveva scelto e dov’era iscritta al secondo anno oggi c’è invece un’aula che porta il suo nome, la prima di Unimore intitolata ad uno studente, come a voler fare memoria – ha spiegato Tavullia – di quanto in lei si riconosca ogni studente. Elena Russo, ragazza reggiana di vent’anni che studiava a Modena, è stata strappata alla vita da un tragico incidente stradale il 30 gennaio di un anno fa mentre consegnava le pizze. Un piccolo lavoro che aveva voluto per essere più indipendente e aiutare la famiglia a pagarsi gli studi. L’impegno tenace negli studi di Elena, la sua voglia di arrivare in fondo, i sacrifici per poterlo fare, sono racchiusi lì, in quella iscrizione che oggi che non lenisce certo il dolore di chi l’ha persa ma che porta con sé un profondo valore simbolico.
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