MODENA – “Ho indossato la toga come “segno visibile di continuità della vita universitaria”. Inizia così il discorso del rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Carlo Adolfo Porro che ha inaugurato, via web, l’844esimo anno accademico. Una modalità inedita, ma che ha rispettato la tradizione di solenne ufficialità. Il primo pensiero alle persone impegnate nell’emergenza. Il rettore ha poi ripercorso quanto fatto fino ad ora da Unimore, con rapidità e spirito di adattamento, in questo momento così drammatico per il nostro paese. Tutti i corsi sono partiti, in queste settimane 250 persone si sono laureate, e sono state anticipate le sessioni di infermieristica. Non si è fermato neanche l’orientamento, che ha preso il via lo scorso 25 marzo e continuerà fino a luglio. Il rettore ha poi fatto il punto sulle residenze universitarie e all’edilizia universitaria. E ancora formazione, ricerca e “terza missione” ovvero tutto ciò che esce dall’ambito accademico per arrivare alla società. Parliamo di ricerca, imprenditoria giovanile ed iniziative pubbliche. Tra le linee di di indirizzo 2020- 2025 l’aumento del numero di laureati, che però sappiano trasferire sapere ed innovazione. Essenziale la qualità del percorso formativo.
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31 marzo 2020Una cerimonia telematica, ma ugualmente solenne nella quale il rettore Porro ha fatto il punto su quanto è stato fatto e ha delineato le linee di indirizzo