REGGIO EMILIA – La formidabile corsa del titolo Unicredit nel 2023 ha portato le quotazioni della banca oltre quota 25 euro. Per ritrovare valori analoghi bisogna ritornare indietro di 8-9 anni. L’anno scorso Unicredit, che costituisce ancora una quota rilevante del patrimonio della Fondazione Manodori, ha quasi raddoppiato il proprio valore di mercato, con un balzo nell’ordine dell’85%. In tre anni le quotazioni sono passate da meno di 8 euro a più di 25. Si verifica così una circostanza che non avveniva dal 2015: nel bilancio 2023 della Fondazione Manodori, il valore di mercato del pacchetto di azioni Unicredit sarà superiore al valore contabile. E non di poco.
L’ente di via Carducci iscrive a bilancio le azioni Unicredit a un valore di carico medio di 18,6 euro. Il valore contabile che ne risulta è di 47,6 milioni di euro. Questo valore è stato a lungo superiore a quello di mercato. Ora non è più così. Oggi come oggi, le azioni Unicredit possedute dalla Fondazione valgono quasi 65 milioni di euro.
La situazione è dunque ideale per riprendere il percorso di diversificazione patrimoniale prima rallentato e poi interrotto, negli anni scorsi, a causa della caduta del titolo. Il 13 dicembre scorso il consiglio di amministrazione ha chiesto al Ministero dell’Economia l’autorizzazione a vendere 200mila azioni Unicredit. L’ok è arrivato nei giorni scorsi. La cessione dei titoli è imminente e porterà nelle casse dell’ente circa 5 milioni.
Ulteriori passi in questa direzione, che probabilmente ci saranno, dovranno tenere conto della redditività delle azioni e delle alternative disponibili. L’anno scorso le azioni Unicredit fruttarono alla Manodori 2,5 milioni di dividendi. Quest’anno, se la cedola sarà di 1,4 euro come prevedono gli analisti, la Fondazione potrebbe incassare circa 3,3 milioni di euro.
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