RUBIERA (Reggio Emilia) – L’intuizione viene dalle scuole del Nord Europa: bambini autistici o con disabilità, se immersi in un contesto ludico, in aule con effetti luminosi, colori e suoni rilassanti, sono spinti a esplorare, ad accrescere le loro percezioni, a non isolarsi, a sviluppare relazioni interpersonali. Una di queste aule, sdoppiata in due locali, è stata inaugurata al plesso Ariosto delle scuole primarie di Rubiera, dotata di arredamenti e materiali didattici particolari.
“Vengono utilizzati da bambini che all’interno del nostro istituto hanno difficoltà motorie, difficoltà visive, difficoltà uditive e anche cognitive – ha spiegato Paola Mazzi, coordinatrice insegnanti di sostegno – e vengono sfruttati assieme ai compagni di classe con laboratori e momenti di lavoro condiviso”. Aule analoghe esistono anche nei plessi De Amicis e Marco Polo delle scuole primarie rubieresi e nell’istituto secondario di primo grado, la scuola media “Enrico Fermi”. “Ad esempio, un bambino che ha una disabilità uditiva può essere stimolato moltissimo attraverso il visivo e attraverso il tattile. Un bimbo con difficoltà motorie o cognitive viene stimolato con tutti i cinque sensi a smuovere quelle fasce neuronali che altrimenti non sarebbero utilizzate”, ha aggiunto la Mazzi.
Motore del finanziamento di queste aule è stata l’associazione dei genitori con le giornate dello “school day”, diventate festa di tutto il paese, e con il sostegno del mondo del volontariato sanitario e sportivo rubierese. Roberto Bergianti, presidente dell’associazione genitori: “Sono state coinvolte Avis, la Podistica rubierese, la Croce Rossa e anche l’associazione genitori, in particolare nella Caretera e nel carnevale dello scorso anno”.
Gian Piero Del Monte
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