REGGIO EMILIA – È ufficialmente iniziata oggi, con la presentazione ai media nella sede di Pallacanestro Reggiana, l’era 2.0 di coach Max Menetti.
“Il primo pensiero è rivolto a coach Caja, con cui abbiamo condiviso 15 mesi molto intensi – ha esordito l’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda – A lui un ringraziamento da parte di tutto il club per gli importanti risultati ottenuti, a partire dalla salvezza dell’anno scorso fino alla splendida stagione appena terminata. La decisione di non proseguire con lui non è stata presa a caldo, ma maturata con i dirigenti e soci nel corso del tempo. Abbiamo ritenuto che questo mini-ciclo fosse esaurito, ottenendo a nostro giudizio il massimo possibile. Volevamo voltare pagina e farlo con una scelta che ci proiettasse nel futuro. La convergenza con coach Menetti è stata totale e ci dà fiducia per quel che riguarda la condivisione delle strategie, i programmi, la comunicazione e gli obiettivi. È una grande sfida, ma siamo contenti di intraprenderla con Max”.

“Ringrazio innanzitutto la presidente Bartoli, il vice San Pietro e il socio Sassi per la chiamata e per la stima che mi è stata mostrata fin da subito – ha esordito il coach – Non potevo rifiutare Reggio Emilia ma non per quello che è stato, bensì per quello che sarà. Dopo aver chiuso una bellissima esperienza a Treviso, volevo una squadra che facesse le coppe, perché è il livello a cui voglio ambire e sarei stato pronto anche a star fermo pur di aspettare questa occasione. La Pallacanestro Reggiana mi ha garantito queste condizioni grazie anche alla splendida stagione da cui arriva e per la quale mi congratulo con il club, con Caja, il suo staff e con i ragazzi. È un grande nuovo inizio, una sfida con una nuova proprietà. Da questo punto di vista, o restavo a sfogliare l’album dei ricordi e delle cose che son state, oppure insieme a tutto l’ambiente e a questa nuova società, mi mettevo in moto per scrivere nuove e fantastiche pagine della storia di questo club”.
Sulla querelle PalaBigi, Menetti si è mostrato molto ottimista: “Credo fosse destino che non tornassi da avversario, visto che non è mai successo in questi quattro anni. Ho grande stima e fiducia nel sindaco Vecchi, che ringrazio per l’accoglienza che mi ha dato, e sono convinto che farà di tutto per farci rientrare nel nostro amato palazzetto per l’inizio del prossimo campionato”.
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