REGGIO EMILIA – Dopo anni di sofferenze, finalmente una stagione con molte luci e poche ombre anche se non semplice per via dei tanti fattori negativi. Analizziamola lettera per lettera.
A come Andrea Cinciarini: che potesse avere le stimmate del leader lo si sapeva. Che avesse un rendimento così, invece, in pochi – forse nessuno – se lo sarebbe aspettato. Primo giocatore nella serie A a chiudere la stagione con una “doppia doppia” per punti e assist, senza contare le due “triple doppie” e il record di assist in una singola partita (18). Avere 36 anni e non sentirli.
B come Butjankovs: tesserato ad aprile, l’ala-centro lettone non ha mai calcato i parquet per partite ufficiali, dando una mano esclusivamente negli allenamenti. Rimarrà una meteora come tale Darel Poirer nel 2019: all’epoca, il francese fu presente come un ectoplasma nel roster.
C come Coach Caja: ha centrato tutti gli obiettivi societari e anche qualcosa di più. Lascia una Pallacanestro Reggiana nuovamente protagonista, in positivo, nel panorama del basket italiano. Un grazie sentito per la salvezza dell’anno scorso e per i risultati di questa stagione.
D come Dopo i tempi supplementari: per ben 7 volte, 5 in campionato e 2 in coppa, la Unahotels ha giocato gli overtime e in un solo caso ha capitolato.
E come Europa: si valuterà se partecipare all’Eurocup o alla Champions League. In ogni caso, una coppa europea vedrà al via la Pallacanestro Reggiana.
F come Finale di Europe Cup: l’obiettivo era arrivare avanti il più possibile. Alla fine, ci si è giocata la finale. Delle italiane impegnate nelle coppe, solo PR e Virtus (che poi ha vinto l’Eurocup) hanno raggiunto questo importante traguardo.
G come Gestione del roster: c’è chi ha gradito, chi meno, il minutaggio di alcuni giocatori a discapito di altri. D’altra parte, ogni allenatore passato per Reggio ha ricevuto critiche in tal senso.
H come Hopkins: Arrivato in sordina, già con qualche critica dopo le prime uscite, ha saputo ribaltare il giudizio disputando un campionato solido in cui ha tenuto a bada ogni centro avversario. E non ha saltato neppure una partita delle 54 giocate da Reggio.
I come Infortuni: ci hanno privato di 3 giocatori, di cui 2 titolari, per almeno un terzo di stagione. Eppure, è finita come sappiamo.
L come Leo Candi: al termine di gara 3 contro Milano, dalla curva degli Arsàn è apparso uno striscione di ringraziamento al capitano per i 5 anni trascorsi con la canotta biancorossa, dentro la quale è sicuramente cresciuto. In bocca al lupo per la sua futura carriera.
M come Miglior quintetto: in questo starting five dei sogni è stato inserito Cinciarini assieme agli ex Della Valle e Melli, a Weems e Jones.
N come Normalità: poco per volta ci si dovrebbe arrivare, con la capienza al 100% e senza mascherina e, poi, vedasi alla lettera P.
O come Osvaldas Olisevicius: una bella sorpresa il lituano, giunto quasi da sconosciuto e poi diventato il principale terminale offensivo dell’attacco, dotato di fondamentali da manuale. Peccato per l’infortunio che lo ha relegato in tribuna per tutto il finale di stagione.
P come PalaBigi: sarà pronto per il prossimo ottobre? Dai che si ritorna a casa…
Q come Quarti di finale playoff: in pochi, onestamente, ci avrebbero scommesso a inizio stagione. Pur patendo lo “sweep” da parte di Milano, sono stati il premio meritato a questo gruppo.
R come Resilienza: è la capacità di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà. Una delle caratteristiche dei biancorossi di questa annata.
S come Sei + Sei: sarà il format che la società sceglierà per il 2022-2023.
T come Trappole: quelle che il destino ha riservato a squadra e società. Qualche ricaduta da Covid, gli infortuni da lungodegenza di Candi, Diouf e Olisevicius, il mancato ritorno al Bigi con i relativi minori introiti da incassi.
U come Unahotels: il main sponsor lo scorso anno non esercitò la clausola di uscita dal contratto biennale siglato nel 2020, rimanendo al fianco della Pallacanestro Reggiana. Nel luglio 2021 la speranza dell’ad Dalla Salda era quella di far durare a lungo questo connubio. Se son rose…
V come Vi siete divertiti?: era dall’approdo alla semifinale di Eurocup del 2018 che non si assisteva a tante partite così avvincenti.
Z come Zona: tante volte, per virtù o necessità, questo tipo di difesa è stato utilizzato da Caja, anche solo per pochi secondi.














