REGGIO EMILIA – Mediterranean songs è una piccola barca che porta al Sud, attraversa alcuni di questi luoghi difficili e lo fa attraverso la voce, il ritmo, la vibrazione delle note, attraverso gli strumenti musicali che diventano a loro volta strumenti per esorcizzare la disperazione.
Domani, sabato 19 ottobre alle ore 20.30 al Teatro Cavallerizza, per il Festival Aperto, Eleonora Strino, uno dei giovani talenti più promettenti della scena jazzistica internazionale, guida, come chitarra e voce, un quartetto composto da Claudio Vignali al piano, Giulio Corini al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria, in Mediterranean Songs, un viaggio al sud del mondo
Per gli amanti reggiani del jazz sarà l’occasione di ammirare Eleonora Strino, riconosciuta dalla critica come uno dei giovani talenti più promettenti della scena jazzistica internazionale. Una carriera già ampiamente celebrata e ricca di successi. La rivista internazionale di jazz “Jazz Guitar Today” le ha dedicato la copertina del numero di febbraio 2020, dopo i servizi dedicati a musicisti del calibro di Peter Bernstein, Kurt Rosenwinkel, John Scofield e ad altri grandi chitarristi della scena attuale. Nel maggio 2023 è uscito il suo primo album come bandleader, “I Got Strings”, registrato dal vivo a Berlino, insieme a due leggende del jazz: Greg Cohen al contrabbasso e Joey Baron alla batteria.
Eleonora Strino ha all’attivo numerose collaborazioni con alcuni dei migliori musicisti jazz e mantiene un attivo programma di concerti internazionali. Ha tenuto tournée e masterclass in Brasile, nelle Isole Canarie, in Nord America e in tutta Europa. È membro stabile del quartetto di Dado Moroni, prodotto dall’Auditorium Rai; del quartetto di Emanuele Cisi con l’attore Filippo Timi, prodotto dalla Warner Bros; del trio di Greg Cohen e del gruppo “The Great Guitarist” con Ulf Wakenius e Martin Taylor, la prima donna a fare parte del gruppo fondato nel 1973 da Barney Kessel, Charlie Byrd e Herb Ellis.