REGGIO EMILIA – Un collegamento viabilistico sul modello della maggiori capitali europee. E’ il progetto della prima Tranvia di Reggio che deve superare l’esame al Ministero dei Trasporti che dovrà finanziare l’opera che si candida ad essere un progetto innovativo. Il sindaco Vecchi ha parlato di “progetto audace e di grande portata”. Oggi la presentazione, dopo l’approvazione da parte della Giunta dello studio di fattibilità.
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Una linea di oltre 14 chilometri, una trentina di fermate e 16 convogli. Sono le caratteristiche del progetto della prima Tranvia del Comune di Reggio approvato dalla Giunta che adesso dovrà superare l’esame più importante, quello del Ministero dei trasporti che dovrà decidere entro aprile se finanziare l’ambiziosa e imponente infrastruttura. L’importo è consistente, servono 282 milioni di euro. Si tratta di un tram di nuova generazione, silenzioso, ecologico e veloce capace di collegare con un unico tracciato da sud-Rivalta a nord-Mancasale, i punti principali della città che avrà tra le fermate anche la Mediopadana. Si andrebbe ad integrare con altre due infrastrutture che devono essere completate la Tangenziale nord e la Bretella di Rivalta.
Il progetto è previsto dal programma di mandato e dal nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) previsti anche due nuovi parcheggi scambiatori a sud di Rivalta da 117 posti auto ciascuno e un parcheggio scambiatore a nord di Mancasale, Dalle prime stime il servizio avrebbe un bacino di utenza di oltre 20mila passeggeri almeno nella prima fase.
Qualora il ministero recepisse lo studio di fattibilità ed erogasse il finanziamento, una volta approvati progetto esecutivo e progetto definitivo, la gara di appalto potrebbe essere indetta entro il 31 dicembre 2022 con realizzazione delle opere entro il 2026, tempi indicativi come è stato ribadito durante la presentazione.
“Quello che presentiamo oggi è un progetto di grande portata, ambizioso e audace, per il funzionamento e il futuro sostenibile della nostra città – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Si tratta di un’opera che, come già è accaduto per la Stazione Av Mediopadana che ha riposizionato Reggio Emilia in Italia e in Europa, è destinata a cambiare la città, gli stili e le preferenze di mobilità e a incidere sulla mobilità nord-sud sul piano funzionale. Quest’ultimo è per noi il grande tema di mobilità urbana che dobbiamo affrontare e rispetto al quale ora interveniamo con la più importante e innovativa proposta avanzata su questa direttrice. La redazione del progetto Tranvia rappresenta inoltre un atto di serietà rispetto agli impegni che ci eravamo presi in campagna elettorale. Oggi, dopo poco più di un anno, presentiamo il frutto di un lavoro complesso che non costituisce tanto una suggestione, quanto un progetto strutturato e sul quale il ministero si pronuncerà già in primavera”.
“Questo progetto ci permette di ripensare lo spazio urbano in un’ottica di mobilità sostenibile, a partire dall’asse sud-nord della città, con la prospettiva di portare fino al 25% delle persone a scegliere il trasporto pubblico per gli spostamenti quotidiani – ha spiegato l’assessora alle Politiche per la sostenibilità, Carlotta Bonvicini – Il tram è un mezzo efficiente ed efficace, economicamente competitivo, che garantisce sicurezza e comfort ai suoi utilizzatori, non inquina, è silenzioso e garantisce una maggiore accessibilità rispetto ad altri mezzi. La creazione di una tranvia rappresenta il primo passo per rinnovare il sistema del trasporto pubblico locale e ripensare le infrastrutture esistenti come parte di una rete, basata su un concetto nuovo di mobilità, che – se questo progetto verrà avallato – ci darà anche l’occasione per iniziare una vera opera di rilancio e riconversione delle ferrovie locali, in una logica di interconnessione e interscambio. Il Covid ha messo in evidenza l’importanza di un trasporto pubblico funzionale ed efficiente, non soltanto rispetto al sistema scolastico, ma per la quotidianità di tutti gli utenti. Una scelta ecologica e sostenibile e, in un’ultima istanza, una reale alternativa concreta ai mezzi privati, che merita visione e coraggio: questo è il momento di rilanciarlo anche in città di medie dimensioni come la nostra e come Amministrazione comunale ne siamo fortemente convinti”.
L’ingegner David Zilioli, dirigente del servizio Progettazione delle infrastrutture del Comune di Reggio Emilia ha poi presentato gli aspetti salienti del progetto Tranvia Reggio Emilia, che è costituito da circa 300 elaborati, frutto di un anno di lavoro del pool di progettazione.
La Tranvia T1: i numeri del progetto
I 14,5 chilometri della Tranvia T1 sono previsti, nello studio di fattibilità, per il 73% in sede propria e per 27% in tracciato promiscuo. Le fermate previste sono 29, compresi i capolinea e il deposito dei mezzi a Mancasale. I mezzi-tram sono 16.
Il costo delle opere da realizzare e del parco rotabile è stimato in 282,3 milioni di euro Iva compresa.
Lo studio ha individuato alcuni nodi di scambio integrati con la linea tranviaria:
• 2 nodi ferro-ferro alla Stazione ferroviaria centrale/Reggiane e alla Stazione Av Mediopadana. Sarà cioè possibile recarsi nelle due stazioni con il tram, evitando l’auto;
• 3 nodi ferro-gomma ai terminali-capolinea, costituiti da due nuovi parcheggi scambiatori a sud di Rivalta da 117 posti auto ciascuno (per raccogliere le provenienze dalla montagna e dalla Val d’Enza) e un parcheggio scambiatore a nord di Mancasale (per raccogliere le provenienze dalla Bassa reggiana). Questi parcheggi potranno intercettare il traffico automobilistico diretto in città: chi proviene da fuori città, parcheggia e prende il tram per entrare nell’area urbana, percorrerla e giungere alla destinazione voluta. I capolinea forniti di parcheggi di interscambio offrono quindi un ulteriore vantaggio, indotto dalla linea tranviaria, all’intera provincia di Reggio Emilia. Per altro, alcuni dei Comuni limitrofi alla città capoluogo avevano chiesto esplicitamente questo servizio, da prevedere anche nel nuovo Pums.
I passeggeri
• 22mila passeggeri giornalieri nel breve periodo dall’entrata in esercizio;
• 30mila passeggeri giornalieri, una volta realizzate tutte le opere e gli interventi previsti dal Pums;
• 6,5 milioni di passeggeri l’anno, di cui 1,4 milioni sottratti al trasporto privato.
Le corse
In questa prima fase di progettazione, la frequenza del tram a ogni fermata è stata calcolata ogni 7,5 minuti da Rivalta alla Mediopadana nelle ore di punta (ogni 15 minuti dalla Stazione Av Mediopadana a Mancasale); il periodo giornaliero di funzionamento possibile dalle ore 5,3 alle 24; il tempo di percorrenza tra la Stazione Av Mediopadana e il Centro storico: circa 15 minuti. Il tempo di percorrenza tra Rivalta-Scuole” e il Centro storico: circa 15 minuti.
Il trasporto pubblico locale, che oggi intercetta l’11% degli spostamenti urbani, passerebbe al 18% con l’introduzione della Tranvia e al 25% con la messa a regime del sistema previsto dal Pums, che fra l’altro comprende, oltre alla Tranvia, il rinnovamento e il rafforzamento del trasporto pubblico sulla “linea di forza” est-ovest.
Qualora il ministero recepisse lo studio di fattibilità ed erogasse il finanziamento, una volta approvati progetto esecutivo e progetto definitivo, la gara di appalto potrebbe essere indetta entro il 31 dicembre 2022 con realizzazione delle opere entro il 2026.
Le fermate (elenco indicativo)
Rivalta sud- Sant’Ambrogio, Rivalta-Peep, Rivalta-Corbelli, Rivalta-Scuole, Rivalta-Reggia di Rivalta, il Casale presso Rivalta, Baragalla–via Inghilterra, Baragalla–via Fogazzaro, Baragalla–Canalina sud, Baragalla–Osea, Belvedere, Crostolo–via Bismantova, Zona ospedaliera, viale Umberto I–ex Seminario, Centro storico–viale Monte Grappa presso piazza Fontanesi, Centro storico–viale Mote Grappa presso la chiesa di San Girolamo, Stazione Fs centrale/Reggiane, viale Piave presso la Questura, Centro storico-Teatri, Tribunale–Polo scolastico, via Gramsci sede Inps, via Gramsci incrocio con via Duo, via Gramsci presso lo Stadio Città del Tricolore, Mancasale-chiesa, Stazione Av Mediopadana, via Filangieri, Mancasale, Mancasale-Mensa, Mancasale nord-Capolinea.
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