REGGIO EMILIA – Che il 2021 stia andando bene per l’economia reggiana lo avevano già evidenziato le analisi di Camera di Commercio e Unindustria. Certo, il confronto è con un 2020 tutto in negativo causa Covid, ma ora a confermare i robusti segnali di ripresa ci sono anche i dati dei bilanci semestrali delle aziende reggiane quotate in Borsa.
Interpump di Sant’Ilario, leader delle pompe a pressione e dell’oleodinamica, al 30 giugno ha visto crescere il suo fatturato del 22%, realizzando utili per 128 milioni. Il gruppo metalmeccanico Comer Industries di Reggiolo ha aumentato il fatturato del 51%, anche grazie all’acquisizione di un concorrente tedesco, con un utile di più di 22 milioni. Emak di Bagnolo in piano, che produce macchine per giardinaggio e forestazione e idropulitrici, ha chiuso il semestre con un più 34% di fatturato e 31 milioni di utile. Servizi Italia, controllata di Coopservice che opera nel lavanolo ospedaliero, dopo un 2020 critico ha aumentato il fatturato del 6% ed è tornata in utile con 4,4 milioni di euro. Il colosso Iren ha incrementato il fatturato del 9%, con un utile di 193 milioni.
Le altre quotate a Piazza Affari, Landi Renzo, Cellularline e Newlat renderanno note le semestrali nei prossimi giorni. Poi ci sono le banche con maggiore presenza di filiali in provincia, che hanno visto gli utili balzare alle stelle. Bper, anche grazie alla rete di nuovi sportelli Ubi Banca acquistati da Intesa Sanpaolo, ha incassato 502 milioni, con un incremento del 482% rispetto al primo semestre 2020. Credem ha realizzato utili per 136 milioni, cresciuti del 75%. Banco Bpm ha fatto utili per 361 milioni, con una percentuale del +343%. Il colosso Unicredit ha percepito la cifra record di oltre un miliardo di utili, maggiorati del 245% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Gian Piero Del Monte
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