CAVRIAGO (Reggio Emilia) – La Landi Renzo non sta bene. Lo scorso 26 giugno ha comunicato l’impossibilità di rispettare puntualmente alcuni impegni contrattuali relativi a contratti di finanziamento a medio e lungo termine. Per far fronte a questa situazione, il Consiglio d’amministrazione dell’azienda di Corte Tegge ha deliberato di richiedere la composizione negoziata della crisi d’impresa, chiamata normalmente “Cnc”.
La scelta – fa sapere il colosso guidato da Stefano Landi – mira a salvaguardare i posti di lavoro e la stabilità dell’azienda in un periodo nel quale si agirà per ritrovare l’equilibrio finanziario. Per risanare la Landi Renzo, il Consiglio d’amministrazione si avvarrà, come prevede la legge, di un professionista esterno che dovrà suggerire operazioni straordinarie e razionalizzazione dei costi. Il ricorso alla Cnc consentirà alla Landi di cercare una rinegoziazione del debito e di mettersi al riparo da eventuali azioni dei creditori.
Si tratta, quindi, di uno scudo legale che consente all’azienda di operare per superare una situazione di stress finanziario e agli interlocutori di verificare ogni scelta nella trasparenza. L’esperto che si occuperà della crisi verrà indicato dalla Camera di Commercio.
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