REGGIO EMILIA – Graziano Delrio e Claudio Martelli hanno riempito la Sala del Palazzo del Capitano del Popolo per l’incontro dal titolo “La sfida riformista”, organizzato dall’associazione LiberaMente di Claudio Guidetti, segretario provinciale e presidente regionale di Azione. Ad ascoltare il senatore del Pd e l’ex vice Presidente del Consiglio socialista intervistati da Nicola Fangareggi c’era un bel pezzo di politica reggiana di sinistra e di destra, dal segretario del Pd Massimo Gazza a Giuseppe Pagliani di Forza Italia. Ma qual è il posto dei riformisti nell’Italia di oggi? Per Martelli è a sinistra, ma coloro che si definiscono riformisti sono oggi divisi, dice, tra Pd, Italia Viva, Azione e + Europa. “Già mettere d’accordo questi diversi frammenti sarebbe molto importante, ci stanno provando i circoli Matteotti”.
Per Graziano Delrio l’Italia avrebbe un gran bisogno di riformisti e di riforme. E invece, dice l’ex capogruppo del Pd alla Camera, il Governo è immobile. “L’Italia ha bisogno di riforme strutturali, ma di queste riforme non c’è traccia. Quindi il governo è sì stabile, ma fermo”.
Per la verità una riforma il Governo Meloni l’ha fatta ed è quella della giustizia, su cui i cittadini saranno presto chiamati ad esprimersi con un referendum. Per Delrio è una riforma che non affronta i problemi della giustizia, come la mancanza di personale e di risorse. Per Martelli, invece, già ministro guardasigilli, il problema della giustizia è l’Associazione nazionale magistrati e il provvedimento approvato dalla maggioranza non lo risolve. “Un’organizzazione privata, l’Anm, si è appropriata nel tempo del Consiglio superiore della magistratura”.
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