REGGIO EMILIA – Le Feste dell’Unità dal 1945 al 1990 raccontate con immagini e testimonianze. Nell’anno delle celebrazioni del centenario della nascita del Partito comunista la Fondazione Reggio Tricolore ha pubblicato un volume che è anche il ritratto di mezzo secolo di società reggiana.
“E’ una pubblicazione che si prefigge l’obiettivo di raccontare attraverso testimonianze, ma anche attraverso un lavoro di rigorosissima ricerca archivistica la storia di 45 anni di feste dell’Unità” spiega la curatrice del volume, Elena Montecchi.
Un volume di Vittoria Maselli Editore, con più di 100 fotografie, memorie, ricostruzioni racconta quasi mezzo secolo di feste dell’Unità nel centenario della nascita del Pci. Si va dai concorsi di bellezza di miss sartine che dovevano anche dimostrare la loro abilità nel cucito alla corsa delle carriole con le rane, dall’omaggio ai leader comunisti dell’epoca alla promozione delle vaccinazioni dei bambini contro la poliomielite. “Si va dalle immagini di persone vestite molto modestamente che sono rappresentative della povertà degli anni Quaranta, gli anni Cinquanta – continua Elena Montecchi – fino al boom economico e ancora all’irruzione della musica rock e dei grandi concerti nelle feste dell’Unità degli anni Settanta e anni Ottanta”.
Tanti gli aneddoti, sul recupero di aree messe a disposizione della comunità, sull’uso di materiali poveri. Un fusto di benzina dell’esercito nazista poteva diventare un ottimo braciere per friggere gnocco.
“E il commento di questo volontario è stato pochi mesi fa: era talmente robusto che l’abbiamo utilizzato per 15 anni e però siccome c’era il simbolo delle SS noi lo abbiamo ridipinto” racconta la curatrice.
Anche il rifornimento delle cucine in quelle prime feste veniva dalla solidarietà degli iscritti al partito. “Le sezioni del partito comunista acquistavano degli animali da cortile, dei pulcini, talvolta anche dei maiali, e li davano alle famiglie contadine perché li curassero e li crescessero. Quando questi animali erano cresciuti venivano macellati e utilizzati nelle feste dell’Unità” conclude Montecchi.
Può capitare, sfogliando il volume, di trovare la foto di un giovanissimo Maurizio Landini, oggi segretario generale della Cgil, volontario alla festa dell’Unità di S. Polo negli anni Settanta, in una serata in cui si era esibito Gianni Morandi.
Servizio di Gian Piero Del Monte
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