REGGIO EMILIA – “Ringrazio il Comune, ringrazio tutti per questo nuovo inizio”, dice commossa con la voce rotta dal pianto. Lei, cinquant’anni superati da un po’, è una delle venti persone a cui i servizi sociali del Comune di Reggio hanno messo a disposizione un alloggio nel condominio appena ristrutturato di via Dalmazia. Alle spalle ha una vita difficile, un’esistenza di emarginazione e sofferenza che ci accenna solo in parte, un percorso tortuoso e in salita che l’ha portata ad essere una senzatetto che ha trascorso anni tra sistemazioni improvvisate e un dormitorio del Comune con i pasti alla Caritas e le giornate passate in strada oppure in qualche spazio commerciale per ripararsi dal freddo in inverno: “Prima di venire qui sono stata 9 mesi al dormitorio del Comune a Cella”.
L’ospitalità in questa residenza del Comune, per tutte le persone accolte, è temporanea con l’obiettivo di creare le condizioni per un inserimento sociale. Loredana, ad esempio, sta seguendo un percorso di inserimento lavorativo: “o al dormitorio non vorrei tornare, vorrei voltare pagina”.
Boateng, originario del Ghana, a Reggio da 25 anni, viveva, invece, alle ex Reggiane. Una vita segnata da gravi problemi di salute e dalla sofferenza per la lontananza da moglie e figli: “Non li vedo dal 2005 quando sono tornato nel mio Paese”.
Alex ha 65 anni ed è nigeriano, ha lavorato molti anni come metalmeccanico e ha vissuto in un appartamento a Santa Croce, poi la perdita del lavoro, l’impossibilità di pagare un affitto e la vita in strada, prima di essere accolto qui: “Qui veramente mi trovo bene”.
Nel condominio operano quotidianamente gli addetti della Cooperativa Papa Giovanni XXIII per attività di socializzazione.
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