BORETTO (Reggio Emilia) – Giovannino Guareschi amava dire: “Sul Po accadono cose che non succedono in nessun altro luogo”. Una bella conferma arriva da Santa Croce di Boretto, dove da qualche giorno i piloni del ponte sul Po non servono solo per sostenere l’infrastruttura e le barche si muovono nei murales. Un professore d’arte, Marco Cagnolati, e la farmacista Silvia Bertani (ex titolare della farmacia di Santa Vittoria) hanno regalato a Boretto un’opera pittorica ora fruibile da tutti: un murale di 47 metri quadri come idea di arte a servizio della comunità.
L’opera, realizzata con una settimana di lavoro che ha visto impegnati gli stessi Cagnolati e Bertani, ha coperto alcune scritte vandaliche con l’obiettivo di valorizzare il contesto paesaggistico. Alla realizzazione ha contributo anche Michele Siciliano, che fornito l’impalcatura necessaria e in prima persona si è dato da fare per pulire il pilone e l’area circostante.
“L’idea è nata circa un anno fa – ci spiega Silvia Bertani – Ottenuti i permessi necessari dalla Provincia, sulla superficie è stato applicato un fissativo per favorire la buona tenuta dei colori acrilici. E’ seguita la stesura dei colori di fondo che, con tonalità color pastello, hanno ricoperto il grigiore del cemento dando vita ad uno splendido scorcio del fiume Po. Il murale presenta elementi naturali come il sole che si rispecchia nell’acqua che scorre, una lunga processione di pioppi che delimitano la sponda mantovana del fiume, mentre gli uccellini volteggiano nel cielo. In primo piano, una barca spiaggiata”.
E ancora: “L’occhio dell’osservatore, grazie all’abilità del professor Cagnolati, resterà ingannato da una particolare illusione prospettica, e percepirà un leggero movimento della barca. Con questo uno scorcio del fiume Po, gli autori hanno voluto esprime tutto l’amore che provano per la loro terra natale. Specie ora che il Po risente dell’inquinamento e della siccità. Osservando il murale, da dovuta distanza, gli elementi naturali ci immergono nella rappresentazione della natura. Ci si sente potentemente connessi con un ambiente in cui la forza della natura è dominante e l’uomo ha dovuto plasmarsi alla sua volontà e alla sua maestosità”. A completamento del murale, sulla destra, in basso, campeggia una citazione dell’ambientalista David Brower: “Dobbiamo cominciare a pensare come un fiume, se vogliamo lasciare un patrimonio di bellezza e di vita per le generazioni future”.
Bertani è una miniera di idee e non ha intenzione di fermarsi. Ha già individuato un altro pilone dello stesso ponte dove riprodurre la vigna che un tempo occupava quello scorcio di golena. In attesa dei permessi, fervono i preparativi.
Boretto Santa Croce fiume Po murale Silvia Bertani Marco Cagnolati