REGGIO EMILIA – La delegazione è formata da un centinaio di polacchi. Il personaggio da loro ricordato è Jozef Wybicki, poeta e politico che per diverso tempo soggiornò in città, in un’abitazione di piazza Prampolini all’angolo con via Toschi.
Nella nostra città, nel 1797, anno in cui nacque il primo Tricolore, Wybicki scrisse l’inno nazionale polacco. Lo fece nel mese di luglio. In occasione del 225° anniversario della nascita della mazurka di Dabrowski, il nome con cui è conosciuto l’inno, una celebrazione si è svolta in Municipio.
Una trentina gli elementi della banda che ha intonato note che sono il simbolo della lotta d’indipendenza della Polonia. Un inno al quale è dedicata una mostra allestita ai Chiostri della Ghiara, inaugurata sempre ieri, successivamente a una cerimonia che si è svolta in Sala del Tricolore dove è stato ricordato anche il conferimento, avvenuto nel 1984, della cittadinanza onoraria a Lech Walesa, fondatore di Solidarnosc, la prima organizzazione sindacale indipendente del blocco sovietico. Risale poi agli anni Sessanta l’amicizia con la città di Bydgoszcz, confluita nel primo gemellaggio siglato da Reggio Emilia. Presente una rappresentanza di reduci della seconda guerra mondiale, tra cui un 98enne.
Lunedì, ad Ancona, la delegazione polacca ha preso parte alle celebrazioni per il 78° anniversario della liberazione del capoluogo marchigiano avvenuta grazie al contributo del corpo d’armata polacco guidato dal generale Wladyslaw Anders, padre dell’attuale ambasciatrice che partecipa anch’ella al viaggio in Italia.
Reggio Emilia comune reggio emilia inno nazionale polacco polacchi a reggio emilia