REGGIO EMILIA – I puristi potranno forse storcere il naso, ma la versione per il concerto a fiato L’Usignolo, de “Il Trovatore”, arrangiata e trascritta dal maestro Fabio Codeluppi secondo la tradizione popolare dei ballabili emiliani, non è così lontana dalle radici, altrettanto popolari, della musica di Giuseppe Verdi. E non suoni irriverente l’accostamento dell’aggettivo ballabile alla cupa tragedia evocata nel libretto di Salvatore Cammarano.
Piace pensare che un contadino melomane, uscito turbato dal teatro Regio dopo aver assistito alla magnificenza dell’opera, abbia desiderato farla conoscere ai suoi. Così, in assenza di cantanti, scenografie e costumi, avrà radunato gli amici suonatori, con cui solitamente allietava i balli della festa, per suonare sull’aia la grande opera del Maestro Verdi. Il risultato potrebbe essere “Il Trovatore ballabile” del concerto a fiato “L’Usignolo”, che ha avuto la sua prima esecuzione dal vivo il 28 ottobre 2017 al Teatro Cavallerizza nel cartellone del Festival Aperto. Venti mazurke, polche e valzer che trascinarono il pubblico all’entusiasmo e che ora si possono gustare anche a casa, grazie alla pubblicazione di un Cd dall’elegante confezione.
Paolo Borciani
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