REGGIO EMILIA – Lo scrittore spagnolo Javier Marias descrive la sua passione per il calcio come il recupero settimanale dell’infanzia. Per Aineo Redo la partita di pallone con i colleghi avvocati era un momento irrinunciabile, di evasione, divertimento e di grande piacere. Per questo gli stessi colleghi e compagni della squadra Duralex hanno voluto dedicare alla sua memoria la partita contro la formazione degli agenti della polizia penitenziaria, già in programma da tempo e alla quale Aineo Redo avrebbe dovuto partecipare. Al suo posto ha giocato il figlio maggiore Joni, 18 anni, tanto dolore, ma la consapevolezza di avere intorno molto affetto: “E’ difficile, ma sentiamo grande vicinanza da tutti, lui questa sera è con noi”.
Ad assistere alla partita la moglie di Aineo, Linda con il figlio più piccolo leo di 9 anni, i fratelli e alcuni parenti: “Il calcio gli piaceva tanto, grazie a tutti”, dice Linda.
A esprimere il cordoglio del mondo forense il presidente dell’Ordine Enrico della Capanna: “Era un collega molto apprezzato e siamo tutti affranti”.
Tra i tanti occhi lucidi, quelli in particolare di Mario Di Frenna, collega di studio e amico profondo di Redo: “Come nella vita anche nel calcio, lui aveva la qualità di sapersi mettere a disposizione della squadra”.
Per l’occasione sono state realizzate pettorine commemorative che accompagneranno i prosismi impegni della squadra degli avvocati reggiani.
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