REGGIO EMILIA – La disabilità non deve essere un limite nello sport e lo sport deve accogliere tutti i bambini, senza distinzione. E’ quello che sta provando a fare All Inclusive Sport, che fino a ora ha coinvolto nel progetto più di 80 associazioni sportive della nostra provincia.
“La grande sfida di questo progetto è stata quella di fornire qualcosa che non esisteva – le parole di Davide Farella, coordinatore del progetto – All’inizio c’erano anche dei dubbi, oggi il progetto è solido, veniamo contattati da altre parti d’Italia e da società sportive per capire come lavoriamo, e siamo impegnati sul piano formativo, sia con le con le società sportive sia con gli operatori. Il progetto ora si allargherà a Parma. A oggi, siamo a 185 inserimenti in 27 società, quindi in tante discipline differenti, e anche questa era una sfida. Altro dato importante, con All Inclusive Sport circa 3mila bambini fanno sport insieme e questo è un grande valore”.
Per garantire un anno di sport a 10 bambini con disabilità è stata promossa una raccolta fondi sulla piattaforma IdeaGinger, che andrà avanti fino al prossimo 30 giugno: “Il progetto è gratuito per le famiglie e le società sportive grazie a una forte rete di partner – ha aggiunto Farella – Le necessità sono però tante, le richieste di inserimento aumentano. La scommessa della campagna è di rivolgersi ai singoli cittadini, ognuno può sostenere il progetto. E la necessità non manca: la campagna è partita bene, se raggiungiamo il tetto continuiamo la raccolta e inseriamo ulteriori ragazzi: dopo il decimo ci sarà l’undicesimo, il dodicesimo e finché ci saranno risorse”.
Testimonial della iniziativa il capitano della Nazionale amputati di calcio, Francesco Messori, e il giocatore della Reggiana, Lorenzo Libutti. “Nasco senza una gamba e ho sempre avuto questa voglia enorme di giocare” – ha spiegato Messori – La mia normalità è quella di vivere con una gamba, come per altri è vivere con due. Sostengo il progetto perché è importante che altri ragazzi possono essere inclusi, è importante far capire quanto lo sport sia importante per i bimbi, per abbattere pregiudizi e paure”.
“Lo sport è lo strumento più importante per i bambini – ha aggiunto Libutti – Ognuno ha dei talenti speciali che si possono trasmettere durante le gare; nel mio percorso sono stato fortunato, ero timido e chiuso e proprio lo sport ha favorito la mia inclusione”.
Servizio Tg di Luca Montanari
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